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LE CELLE A COMBUSTIBILE

Come gia detto, nel metodo più usato per generare una corrente elettrica un combustibile brucia all'aria e il calore prodotto viene sfruttato per far bollire l'acqua; il vapore acqueo passa poi in una turbina utilizzata per attivare un generatore.

Ogni stadio di questo processo ha un'efficienza inferiore al 100%: di conseguenza, soltanto il 20% circa dell'energia potenziale contenuta nel carburante viene alla fine trasformata in energia elettrica. 
Se gli stadi intermedi tra combustione del carburante e produzione di elettricità potessero essere eliminati, l'efficienza aumenterebbe molto: un apparecchio utile per raggiungere questo scopo è la pila a combustibile.
Questa pila funziona in modo simile a una batteria, ma non ha quella durata molto limitata che invece è caratteristica delle batterie perche viene di continuo alimentata con combustibile e ossigeno, oppure aria. Il combustibile alimenta un elettrodo(carbonio poroso) posto da una parte della soluzione elettrolitica (solitamente idrossido di potassio a circa 200 gradi)e l'ossigeno un elettrodo dalla parte opposta; l'elettrolita deve essere in grado di trasferire elettroni tra gli elettrodi. Pompe, riserve di combustibile e circuiti di controllo completano la cella. Il processo che ha luogo in una pila a combustibile è caratterizzato dal fatto che l'ossidazione delle molecole di combustibile è separata dalla riduzione dell'ossigeno.
Le pile a combustibile sono sfruttate in impianti particolarmente delicati, per esempio nei veicoli spaziali con equipaggio, e in alcuni prototipi per le auto del futuro.