Il Sole invia sulla Terra un'enorme quantità di energia, ma
non tutta raggiunge la superficie terrestre; infatti quando la radiazione solare
raggiunge l' atmosfera, una parte di essa viene assorbita dai gas atmosferici
(24% ) e una parte è riflessa dalle nubi e dal pulviscolo (29%). Solo il 47%
dell' energia proveniente dal Sole raggiunge la superficie terrestre: di questo
il 43 % viene assorbito e il 4% viene riflesso
nello spazio.
Questa energia alimenta tutti i fenomeni che consentono la vita sulla Terra:
ciclo dell'acqua, venti, movimento delle masse d' acqua e fotosintesi.
L' energia del Sole viene utilizzata per produrre calore a bassa temperatura
(tra 60 °C e 80 °C) con i pannelli solari: questi sono costituiti da piastre
metalliche che catturano le radiazioni solari e trasmettono il calore all' acqua
che circola al disotto di esse. Il calore prodotto viene utilizzato per usi
domestici o di piccole aziende.
La produzione di calore ad alta temperatura avviene invece nelle centrali
solari, formate da specchi concavi disposti in serie che, seguendo
automaticamente il percorso del Sole, catturano i raggi solari e li concentrano
su una caldaia: qui l' acqua si riscalda e il vapore viene inviato a una
turbina, collegata a un alternatore, che trasforma l'energia meccanica in
energia elettrica. La prima centrale solare di questo tipo nel mondo è stata
Eurelios, ad Adrano, in Sicilia. In alternativa vi è la tecnologia del fotovoltaico, che permette di trasformare
la luce del Sole in energia elettrica. Questo è possibile utilizzando alcuni
materiali, fra cui il silicio, che, opportunamente trattati, sono in grado di generare elettricità se colpiti dalla radiazione
solare.
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Il dispositivo più elementare capace di cio' è la cella fotovoltaica
che eroga 1/1 ,5W di potenza quando è investita da una radiazione di 1000 Wm2.
Ciò significa che solo il 15% circa dell'energia solare viene trasformata in
energia elettrica.
Celle fotovoltaiche di arseniuro di gallio raggiungono un'efficienza del 35%, ma
sono costosissime.
Un gruppo di ricercatori dell'Università californiana di Berkeley ha prodotto
un nuovo tipo di celle solari,
in materiale plastico che può essere letteralmente spalmato su qualsiasi
superficie e provvedere alla fornitura
di energia per molti strumenti elettronici portatili con un rendimento che si
avvicina al 25% sfruttando un campo dello spettro solare doppio rispetto alle
celle tradizionali.
Più celle assemblate e collegate in serie formano il modulo fotovoltaico,
tipicamente formato da 36 celle, ha una superficie di circa mezzo metro quadrato
ed eroga, in condizioni ottimali, circa 40-50 W. Per soddisfare le esigenze di
una famiglia italiana media servono circa 10 mq di pannelli, in quanto bisogna
tenere conto che non è necessario produrre solo l'energia utile al momento, ma
anche quella richiesta durante la sera e la notte, e quindi è indispensabile
accumularla.
Questa energia può essere accumulata nelle batterie solari, che sono oggi molto
diffuse per far funzionare piccoli oggetti, come orologi e calcolatrici
tascabili.
A Vulcano, nelle isole Eolie, è in funzione una centrale fotovoltaica.
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L' energia solare è gratuita, diffusa ovunque, inesauribile e non produce
residui inquinanti; tuttavia la sua utilizzazione presenta problemi legati
soprattutto alla sua discontinuità: di notte il Sole non c' è, la radiazione
solare varia in relazione alle stagioni, alle condizioni del tempo meteorologico
e alla latitudine.
Per questo motivo oggi essa non rappresenta una valida alternativa alle fonti
energetiche non rinnovabili. |
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