IBIZA AD OLIO DI SEMI

Sperimentazioni

Olio dalle alghe

HHO, motore alimentato ad idrogeno

 

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Circa cinque fà acquistai una saet ibiza 1.9tdi 90cv, praticamente appena presa uscirono al TG2 i servizzzi su alcune persone che uavano olio di colza al posto del gasolio, incuriosito tentai la sorte provando anche io, prima con pochi litri per salire col tmpo di%, fino a circa un anno fa quando ho smesso di usare gasolio.

Ovviamente mi documentai su internet, dove ho trovato tutto quello che mi serviva per fare le cose con coscienza.

Ad oggi non avuto nessun inconveniente dopo aver percorso in tutto circa 65.000km con carburanti alternativi in varie %, infatti se inizialmente usavo anhe io olio di colza, sono presto passato ad oli di tutti i generi e soprattutto ad olio usato recuperato nei ristoranti. Quando ne ho avuto il tempo ho autoprodotto biodiesel (per un totale di circa 300 litri o poco piu)

Qua riassumo le conoscenze acquisite in questi 5 anni:

Un motore a ciclo diesel può bruciare (in teoria) tutto ciò che sia infiammabile.
In realtà per come ce li siamo sviluppati oramai necessitano di combustibili liquidi, non troppo viscosi e con buone capacità lubrificanti.
Quindi almeno teoricamente tutti i motori possono bruciare olio di semi puro, che da luogo ai seguenti vantaggi.
Non si emettono più idrocarburi incombusti
La CO2 prodotta è inferiore a quella assorbita dalla pianta nella sua vita
I particolati prodotti sono minori, più grandi e meno cancerogeni.
Gli svantaggi principali invece sono:
Leggero aumento della produzione di ossidi di azoto(eliminabile aggiornando la centralina alle caratteristiche del nuovo combustibile)
Eccessiva viscosità dell’olio.
Per scongiurare il problema della viscosità, o addirittura il rischio di congelamento dell’ olio all’interno delle tubazioni si preferisce allungarlo con almeno un 10/15% di gasolio in inverno, ma anche cosi facendo non tutte le macchine lo possono usare.
Le macchine più vecchie (iniezione indiretta) sono le più adatte
Le macchine recenti(common rail) possono invece dare problemi.
In entrambi i casi la parte delicata è la pompa del gasolio, che per spruzzare l’olio, troppo viscoso si danneggia, quindi si preferisce riscaldare l’olio da bruciare in modo da renderlo più fluido e scongiurare ogni problema.
Nelle auto vecchie a motore freddo alcune resistenze elettriche scaldano l’olio fino a circa 90 gradi prima che esso entri nella pompa d’iniezione.
Una volta che il motore è entrato in temperatura l’olio viene scaldato dal circuito di raffreddamento.(la mia auto è progettualmente nuova ma uso questo sistema perche più facile da utilizzare)
Nelle auto nuove si preferisce far partire il motore a gasolio e una volta raggiunta una certa temperatura passare ad olio, come già si fa nelle auto a gpl o metano.
In dei casi puo sembrare che la pompa non sia disturbata dall’olio, ma in realta’, anche se la pompa non si danneggia ma l’olio viene polverizzato male finendo sulle pareti del cilindro senza bruciare completamente, finira’ nell’olio motore, diluendolo e alterandone le caratteristiche con conseguenze disastrose su tutto il motore!
Un metodo semplice per verificare che cio non accada è controllare periodicamente il livello dell’lubrificante, se il livello aumenta con il tempo sostituirlo immediatamente e ricorrere ad un miglior riscaldatore o diminuire la percentuale ddi olio.
In fine non vi è ancora una buona casistica sull’uso dell’olio su motori dotati di filtro antiparticolato, che potrebbe danneggiarsi, ma che sicuramente non servirebbe più.

 

 

Per non modificare il motore minimamente si può utilizzare il biodiesel, che pero’ è meno eco compatibile.
Infatti per crearlo serve energia, alcol e soda caustica che ne peggiorano il bilancio globale.
 Come sotto prodotto di questa reazione si ha della glicerina, utile in molti campi(cosmetica, agraria,militare), io la uso per concimare l’orto.
Il biodiesel ottenuto si differenzia dall’olio per il fatto di essere molto più fluido e quindi di non dover essere preriscaldato.
E può andare su qualsiasi motore senza particolari accorgimenti, anche se su alcune auto potrebbe essere consigliabile sostituire le tubazioni del combustibile perche il bioD è un pò più acido.
Io lo produco(a partire da oli esausti) per darlo ai miei amici che non vogliono modificare la macchina, esistono anche delle macchine che lo producono in automatico garantendone la qualità.
La mia auto invece va ad olio esausto semplicemente filtrato con una vecchia maglietta, ogni tanto mi si intasa il filtro del combustibile ma non ho mai avuto altri problemi.
Per poter andare al 100% di olio anche in inverno, ho da poco montato un riscaldatore spendendo poco meno di 100 euro.
Anche con il biodiesel non vi è una sufficiente casistica sul suo uso su macchine dotate di filtro anti particolato, per cui valgono le stesse considerazioni fatte per l’olio puro.
Ovviamente se si pensa di sostituire il petrolio con oli vegetali ci accorgiamo subito che la terra non è abbastanza grande per coltivare abbastanza piante oleaginose, dovremmo abolire qualsiasi altro tipo di coltura.
Ha invece molto senso utilizzare quei terreni poco redditizi, invece adatti a piante pioniere (come la colza nei freddi paesi nordici) per integrare la domanda energetica.
Ancora meglio riciclare gli oli fritti, che da costosi rifiuti si trasformano in utili combustibili.
Infine sembra molto probabile l’utilizzo di microalghe per la produzione di olio la cui resa passa le 100tonnellate per ettaro contro le 5/7 delle culture terrestri, oltre ha purificare le acque dai nitriti presenti ed a non essere stagionali, quindi una maggior resa, piu’ stabile, comoda e purificatrice delle acque(si fa ricerca su laghi inquinati americani e nel mar adriatico, entrambi gli studi stanno andando molto bene e le acque si stanno ripulendo).
Con l’utilizzo delle micro alghe potremmo forse anche sostituire i combustibili fossili totalmente.
Chi come in alcune zone del’ America converte colture a destinazione alimentare a colture oleaginose a bassissimo rendimento(girasoli), con metodi di coltivazione iper inquinanti (tanto nessuno se li mangia), lo fa esclusivamente per darsi una facciata ecocompatibile, in realta’ spesso il bilancio globale è peggiore di quello del gasolio!

Qui ho riassunto molto brevemente l’utilizzo di oli vegetali, e dei loro derivati(esteri), considerazioni simili si possono fare su altre alternative al gasolio(ft-diesel, gecam…..), o su alternative alle benzine (alcol, ecc..),e sui l’istallazione di rigassificatori (veramente poco utili).

 

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