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Descrivo in modo molto approsimativo il funzionamento di un motore a gasogeno, che si basa sul principio di trasformare biomassa umida in una miscela di gas infiammabili ( CH4 e CO ecc..) più vapore acqueo per essere utilizzati come combustibile in un motore tradizionale, sia a ciclo otto ( benzina ) che diesel a 2o 4 tempi, dopo averli opportunamente miscelati ( carburati ) con l'aria atmosferica.
All'interno di un impianto a gasogeno cè un bruciatore dove viene acceso un bel fuoco, dopo che ha preso bene il fuoco vivo viene coperto con biomassa o legno molto umido(è meglio se umido che legno secco) stando attenti non soffocare la fiamma del tutto, come un tempo si faceve nelle cerbonaie. IL fuoco molto caldo deve continuare a covare dentro.
Attraverso una valvola si regola la quantità di aria che puo aspirare per bruciare, ed il comburente viene immesso dal basso per far si che il focolaio resti alla base del bruciatore, cioè che nell'impianto a gasogeno la fiamma parta dalla base e salga verso l'alto.
Si regola la quantita di aria con la valvola perche si vuole far entrare poca aria cosi che la combustione generi molta CO e poca CO2
La biomassa sovrastante viene quindi surriscaldata e attraversata dai fumi molto poveri di O2 e ricchi di CO e CO2, la CO2 prosegue una combustione parsiale dividendosi in CO e quindi nel GASOGENO si generano vapori e gas, questa miscela si chiama SINGAS, ed è composta da CO, vapore d'acqua e altri gas.
Questo singas viene raffreddato e filtrato e immesso nel collettore di aspirazione del motore a gasogeno, è il combustibile , nel quale tramite un altra valvola si regola la quantità di aria ( comburente )che va aspirata per avere la giusta stecchiometria.
Resta da comprendere il potere calorico e rendimenti volumetrici di questo combustibile caldo e gassoso, oltre ai vari problemi di una carburazione approssimativa.
Sicuramente però il motore a gasogeno funziona, in quanto molto utilizzato durante la seconda guerra mondiale quando divenne difficile reperire combustibili liquidi.
I gas emessi dal motore gasogeno non dovrebbero essere molto diversi da quelli che la biomassa produce nella naturale decomposizione, anzi il potente gas serra metano cosi non si crea ma forse diversi metalli e inquinanti del legno che in natura si ossidano, alle alte temperature (ma come in un camino) possono generare gas nocivi.
Interessante per recuperare quindi gli scarti della pulizia di arigini e boschi.
In sostanza il motore a gasogeno è quello che oggi per fare i sofisticati viene chiamato DISSOCIATORE MOLECOLARE, ovvero prendere la spazzatura surriscaldarla in un ambiente povero di comburenti e bruciare i gas infiammabili ottenuti in un motore tradizionale, un altro modo per cogenerare, interessante, ma forse non il massimo a livello nazionale...
Spero di poter costruire un motore a gasogeno in scala ridotta per fare qualche test
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